venerdì 13 giugno 2008

ogni giorno che intravedi

C'è chi sorvola grandi spazi in pochi istanti
vaga in balia dei suoi pensieri accecanti
c'è chi trascende ed è il più semplice fra tanti
indossa le certezze che non rammenda mai
Supererà i limiti, la sua estensione plasmerà
negli sguardi che hanno solo un fil di voce

RIT1: Amo la tua meteoropatia, simile alla mia
amo i contorni dei discorsi che non concludi, che lasci aperti
le sospensioni , tu accendi e spegni i tuoi paradisi
nei tuoi paradisi ti trattieni ogni giorno che intravedi

tu non esprimi ciò che senti e non ne hai colpa
forse è il destino responsabile per noi
tu e la tua forza persa, stanca e in dormiveglia
speri vicino il giorno in cui non la conterrai più
rasenterai i bordi miei, il tuo spessore plasmerai
allo specchio che ora parla sottovoce

RIT: amo il silenzio che ti dà più profondità
dietro le ombre mi rifugio, non mi fraintendo, mi cristallizzo
Amo la tua meteoropatia, simile alla mia
amo i contorni dei discorsi che non concludi, che lasci aperti
le tue parantesi, i tuoi punti interrogativi
gli interrogativi e ti migliori
ogni giorno che intravedi

tu che non parli, forse arrivi a dire tutto...

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